La frazione di San Lorenzo è situata lungo la strada provinciale 160 Pian del Ballo,
a metà strada tra i centri comunali di Arcidosso e Castel del Piano. Il
borgo si sviluppa sopra un'altura, immerso tra i boschi di castagni,
rispetto ad altre località che gli fanno da perimetro, come Case
d'Orifile, Pino, Cappuccini e Palazzina. Dista circa 1,5 km dal
capoluogo comunale e poche centinaia di metri da Castel del Piano.
Chiesa di San Lorenzo, situata al centro del paese, nascosta tra le abitazioni, è documentata a partire dal 1067
e si presenta a impianto romanico concluso da un'abside semicircolare.
All'interno, nella parete dell'abside, è situato un affresco
raffigurante il Miracolo del latte di san Bernardo di Chiaravalle ed i santi Sebastiano e Lorenzo.
Convento dei Cappuccini,
situato in località Palazzina-Cappuccini, ai piedi del paese, è stato
costruito tra il 1590 e il 1593 sul luogo chiamato Campo di Marte, dove
arcidossini e casteldelpianesi
si scontravano per le lotte di campanile, e comprende la chiesa di San
Francesco, preceduta dal portico. La sua realizzazione fu affidata ai
maestri Camillo di Bartolomeo di Arcidosso e Domenico da Chianciano.
Cappella di Merope Becchini, situata accanto al convento dei
Cappuccini, è la cappella funeraria di Merope Becchini, figlia del
sindaco di Arcidosso Giovanni Becchini, deceduta in giovane età.
Costruita in stile neogotico su progetto di Lorenzo Porciatti
nel 1902, l'interno è decorato dal pittore Giuseppe Corsini e vi sono
custodite alcune statue, tra cui il monumento funebre in marmo,
realizzate dallo scultore fiorentino Vincenzo Rosignoli. Sull'altare è posto un quadro, l'Assunzione di Merope Becchini, opera del pittore Galileo Chini.
Villa della Palazzina, elegante villa situata di fronte al
convento dei Cappuccini, era di proprietà della famiglia Giovannini,
oggi Banchini. È stata edificata nel 1620 e presenta rilevanti decorazioni dell'artista Pietro Amati
Grotta
di Merlino, situata nei boschi di castagni presso il paese, si tratta
di un antro che la tradizione vuole ricondurre a rifugio del celebre mago Merlino. Secondo un'altra leggenda sembra essere stata rifugio di un nobile guerriero etrusco. Gli storici
pensano che in realtà la grotta sia stata il riparo di un ribelle
fiorentino in fuga dagli Spagnoli, che diceva di essere uno stregone per
tenere alla larga i curiosi, dando così vita alla leggenda.
Altare sacrificale di San Lorenzo, grossa pietra scolpita con
una grande P, che significa 100. È probabilmente un forno medievale, ma
le leggende dicono che si tratti di un altare sul quale furono segnati i
sacrifici di cento animali.